Il Marimo, l'alga palla del Giappone

Nei primi decenni del novecento, il Marimo venne dichiarato "tesoro naturale giapponese": venne inaugurato un museo in suo onore sulle rive del lago Akan e anche un festival a lui dedicato che si tiene nel mese di ottobre. Durante questo festival, principalmente per sensibilizzare sul tema ambientale, i giapponesi sono soliti ridonare al lago i Marimo che avevano conservato a casa loro, per proteggerlo e onorarlo.

Foto by @lady_pastaaa

Il nome botanico del Marimo è “Aegagropila Linnaei” e fa parte della famiglia delle Cladophoraceae, è un’alga pluricellulare, in natura riesce a raggiungere e superare i 20-30 cm ed è composta da moltissimi fusti che possono prendere tonalità che variano dal verde scuro al verde brillante; non ha radici e si nutre attraverso i fusti. Crescendo solo fino a 5 millimetri l'anno, non richiede troppo impegno per chi decide di "adottarlo". 

In natura il Marimo cresce spontaneamente in Islanda, dalla Siberia all’Estonia, Australia e, in particolar modo, nel lago Akan, in Giappone, il suo Paese di origine, dove ha preso il suo nome: “mari” significa “pallina” o “biglia” mentre “mo” è un termine generico che identifica le piante d’acqua.

Si sviluppa sui fondi fangosi dei laghi, arrivando a creare soffici tappeti, oppure può trovarsi su rocce e legni sommersi. Alcuni esemplari raggiungono addirittura i duecento anni. La sua forma particolare è dovuta al movimento dell’acqua che lo fa rotolare per i fondali, in questo modo i fusti crescono radialmente.

Il Marimo, è una pianta altamente adattabile. Per farla vivere nel migliore dei modi vi basterà prendere un qualsiasi contenitore preferiate, riempirlo con dell’acqua e immergere il Marimo.

Consigliamo di:

  • cambiare l'acqua ogni due settimane, 10 giorni durante i caldi periodi estivi (personalmente ho fatto il primo cambio d'acqua dopo 6 mesi circa senza riscontrare problemi).
  • Agitare leggermente il contenitore di tanto in tanto; in modo che il Marimo non si appoggi sempre sullo stesso lato e possa così mantenere la sua forma sferica e uniforme;
  • Se l’alga palla sembra sporca, cambiarle l’acqua e, prima di rimetterla nell’acqua pulita, farla rotolare delicatamente in altra acqua per eliminare eventuali residui.

Il Marimo è una pianta acquatica, che si posa nei fondali dei laghi e quindi non è predisposta a stare in contatto diretto col sole.

Il Marimo sopravvive tranquillamente a temperature dell’acqua dai 5 ai 24°.

Essendo un' alga, non è in grado di muoversi, ma aggiungendo un po’ di acqua frizzante nel suo contenitore e lo metterete sotto una luce un po’ più intensa (in modo che possa attivare la fotosintesi clorofilliana), trasformerà l’anidride carbonica in ossigeno creando delle bolle che saliranno verso la superficie, inoltre anche il Marimo stesso comincerà a fluttuare verso l’alto, questa risalita viene chiamata “la danza del Marimo”.

La leggenda giapponese di un amore eterno:

La leggenda narra di due giovani innamorati, tenuti però a distanza dalle rispettive famiglie. Così, gli amanti, stanchi dei continui tentativi per tenerli separati, fuggirono fino a giungere sulle rive del lago Akan. Arrivati al cospetto dell’acqua si fermarono e tramutarono i loro cuori in Marimo per poter vivere il loro amore in eterno. Non dovendosi mai più allontanare l’uno dall’altro.

L’alga è simbolo dell’amore eterno in grado di superare ogni ostacolo, un regalo che porta amore, felicità e fortuna

 

 

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